Marelab

L'Osservatorio

copertina libro 3dIn una realtà dove l’espressione dei fabbisogni ha un carattere di vaghezza troppo grande per essere un punto di partenza realistico; dove gli interventi formativi di risposta si impastoiano in cattive percezioni della realtà economica, sbagliando completamente i tempi d’intervento, l’unica soluzione è raccogliere i richiami provenienti dai rappresentanti istituzionali di diversi settori, e cercare di impiantare un’idea guida sulla base della quale distribuire risorse e forze organizzative. La costruzione dei Centri Sperimentali ha costituito un cambiamento di rotta e di percezione delle politiche e degli interventi istituzionali. I soggetti coinvolti a livello territoriale, prima tra tutte la Regione, che è chiamata per statuto a dare norme-quadro e indirizzi che il territorio è poi chiamato a realizzare, hanno fatto uno sforzo di collegamento mirato a dar vita ad una governance multilivello.
Per centrare questo obiettivo il CSSC Marelab ha costruito un Osservatorio Territoriale con lo scopo di creare un complesso di conoscenza a più livelli, dotato anche della funzione di orientamento. Realizzato dunque un forte coordinamento tra deleghe, un’armonizzazione delle iniziative politiche indirizzate all’economia e al suo sviluppo, ivi compresa l’occupazione e la connessa formazione, l’Osservatorio ha agito entrando in contatto diretto con le imprese, risultando, quindi, di vitale importanza per determinare ai decisori politici i limiti temporali e organizzativi dell’azione formativa, e contemporaneamente per dare una misura quantitativa dell’efficacia finale degli interventi, una volta consolidati.
La Regione Campania necessitava come primo passo di organizzare in sé stessa un coordinamento di immediata e pronta reazione, una sorta di task force operativa, capace di raccogliere e mettere in atto le attività richieste dal mercato in ambito marittimo, capace cioè di intercettare lo sviluppo costante che i dati annunciano.
Il Centro Sperimentale si è posto, dunque, come strumento di comprensione della realtà e dei fabbisogni espressi da un comparto sicuramente vitale, ma le cui istanze avevano la necessità di essere registrate e tradotte in termini operativi immediati perché si tramutassero in potenzialità da sfruttare ad agio dell’intero territorio e della sua struttura sociale ed economica. Da qui il Repertorio dei profili professionali, il cui lavoro di redazione è stato il frutto di un lavoro sinergico tra formatori, imprese, parti sociali e Istituzione Regione, reso ancor più completo dalla individuazione di specifiche e correlate “Procedure per la certificazione delle competenze e il rilascio delle qualificazioni”. In tal senso i percorsi sperimentali attivati ed i soddisfacenti risultati dell’Avviso per il rilascio di “voucher formativi” hanno suffragato il certosino lavoro realizzato nell’ambito del CSSC ai fini della individuazione puntuale di abilità e competenze del comparto.
La bontà del percorso messo in atto è stata alla base del “Protocollo di Intesa” con la Regione Liguria, approvato con D.G.R. n. 126 del 28 marzo 2015, in materia di costruzione di profili professionali e certificazione delle competenze nell’ambito legato all’Economia del Mare, grazie al quale è stato possibile creare un ponte tra due realtà che, per tradizione, hanno al centro del loro interesse questo comparto.
Il CSSC Marelab può, quindi, finalmente mettere a sistema gli strumenti realizzati e gli obiettivi conseguiti:
•    creare un Centro che si trasformi di volta in volta in un organo di studio che nell’immediato rifletta la propria opera a fini didattico-formativi, ma che ambisca a contribuire al rilancio di metodi di collaborazione moderni ed efficienti per scopi importanti per l’intero settore;
•    realizzare uno strumento in grado di captare sul territorio, in modo efficace e reale, ma soprattutto con tempismo, le dinamiche di mercato locale, le sappia confrontare con quelle globali, e quindi sia in grado di contestualizzare i modi, i luoghi e i tempi di un intervento formativo;
•    creare un Osservatorio Territoriale che recuperi e valorizzi le diverse esperienze realizzate ed attivi interventi formativi specifici correlandoli ai dati, alle analisi di mercato ed alle nuove esigenze espresse dal cluster marittimo ed infine che veda partecipi il sistema scolastico-universitario, i distretti dei comparti marittimi, le istituzioni pubbliche e private;
•    creare crescita e lavoro, attraverso dinamiche e processi in cui ricerca, innovazione e formazione rappresentino le sfide che l’Europa ritiene fondamentali per lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza, sul benessere, orientata al cliente e competitiva su scala globale;
•    diffondere un modello di sviluppo delle competenze tecniche e manageriali nell’area dell’economia del mare e dei trasporti marittimi;
•    sviluppare un network territoriale tra le imprese del comparto, i soggetti e le istituzioni del sistema formativo ed educativo, superiore ed universitario e i soggetti rappresentativi del lavoro;
•    sviluppare attività di ricerca per lo sviluppo dell’area dell’economia del mare e trasporti marittimi;
•    potenziare e consolidare le competenze professionali in ambito nazionale e internazionale;
•    valorizzare i ruoli professionali suscettibili di dare vita a vantaggi competitivi;
•    svolgere un’azione di training in ambienti innovativi e avanzati;
•    trasferire il valore della conoscenza e del “saper fare” con il supporto di operatori esperti;
•    raccordare scuola e aziende promuovendo l’estensione di competenze e abilità trasferibili e certificabili;
•    rafforzare il collegamento Istruzione-Università-Formazione-Lavoro

Formazione

formazione

Orientamento

orientamento

mestieri del mare

REQUISITI MINIMI

Requisiti per la formazione fissati dalla Convenzione internazionale sugli standard di addestramento, abilitazione e tenuta della guardia per i marittimi.

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C.C.N.L.

Stipulato il 5 giugno 2007 per l’imbarco dei lavoratori marittimi sulle navi da carico e sulle navi traghetto passeggeri/merci superiori a 151 tonnellate di stazza lorda.
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CODICE DELLA NAVIGAZIONE

Approvato con Regio Decreto n. 237, il Codice è lo strumento con cui si applica il diritto della navigazione marittima, interna ed aerea (autonomo rispetto al diritto comune).
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PESCA MARITTIMA

È il Regolamento per l’esecuzione della Legge n. 963 del 1965, che disciplinava la pesca marittima e che è stata soppressa dal D. Lgs. n. 4 del 9 gennaio 2012.
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